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Le due vie del venditore

Che cosa c’è di più frustrante, per un venditore, di un cliente che ti dice di no. Specie se questo no è quello finale:

Paolo Pugni

Che cosa c’è di più frustrante, per un venditore, di un cliente che ti dice di no. Specie se questo no è quello finale: declina la tua offerta.

Per riprenderti hai due strade: una è sbagliatissima.

E’ quella dell’alibi.

La colpa è sempre di qualcun altro: dell’azienda che non ti ha seguito, del cliente che ha imbrogliato, del concorrente che paga mazzette….

Una strada apparentemente in discesa, ma che porta al tramonto, “a bere del whisky al Roxy bar… ognuno a rincorrere i suoi guai” a raccontarci di come erano belli quegli anni ma oggi eh oggi tutto è diverso, cattivo, ostile. Rimpiazzati da un SalesChatBot….

L’altra, quella difficile ma decisamente utile, è di chiedersi dove ho sbagliato.

Attenzione, non quale sia la mia colpa, ma dove ho sbagliato.

Perché se il cliente è…. furbetto… te ne devi accorgere prima, se non hai venduto il tuo valore (e finché non chiudi l’ordine il valore che puoi anche creare è regalato….. ma per te cosa importa: regalare o vendere valore?), se non hai capito chi decideva presso il cliente… beh… vuol dire che la prossima volta puoi fare meglio.

Cogli il regalo, amaro certo, ma utilissimo, del fallimento e impara.

Te lo spiega anche Dante

Quando si parte il gioco de la zara,

colui che perde si riman dolente,

repetendo le volte, e tristo impara

Purgatorio, IV, 1-3