Nella newsletter del 6 ottobre, che trovi qui ho ho anticipato le sfide di un mondo in cui i clienti ci ricevono molto meno di persona.
Credi di non vivere in questo mondo? Sono felice per te, sei in una riserva.
Forse sei concentrato nel mondo della distribuzione e sei potuto tornare ad una situazione pre-Covid.
Spero tu possa resistere a lungo.
Nel mondo del B2B dove i clienti sono imprese organizzate, la visita di persona sta diventando rara, si diceva.
E cambiando il mezzo di contatto, cambiano molte cose.
Cambia innanzitutto il linguaggio.
In una chiamata a distanza non puoi pensare di applicare il medesimo approccio di quanto sei in presenza.
Nell’articolo ho elencato alcuni aspetti proprio relativi al linguaggio:
- il mezzo richiede una continua conquista dell’attenzione
- i tempi sono ristretti e concentrati sul tema, basta convenevoli
- che cosa presenti e come? Non puoi più usare cataloghi, visual o lunghi ppt fitti di testo l’interazione cambia forma.
Non puoi più permetterti lunghi monologhi, perdi l’attenzione dell’interlocutore: devi usare frasi brevi e domande frequenti per mantenerlo agganciato.
Devi essere sintetico, usare il tempo a disposizione per andare all’essenziale, lasciando ad altri momenti e modalità aspetti non indispensabili.
Ad esempio hai pensato di realizzare un breve video di presentazione da anticipare al cliente o inviare dopo la prima call?
Allo stesso modo devi spostare in un momento asincrono la condivisione di tutto ciò che sia dimostrativo e non centrato sul cliente).
Usa bene la voce e le parole, non è detto che tu possa presentare anche solo un ppt. Se lo fai sia essenziale, non farti dire dal cliente: me lo mandi che poi me lo leggo io con calma.
Coinvolgilo sempre di più, verifica con domande se c’è ancora, se è ancora interessato, se l’attenzione è alta.
Non usare domande retoriche, si può rispondere anche navigando su Facebook. Fai domande che risveglino il suo interesse.
Hai altri consigli da condividere? Qual è la tua esperienza?